Al via i laboratori di narrazione e scrittura al Museo Nazionale d’Arte Orientale
Al Museo Nazionale d’Arte Orientale "Giuseppe Tucci" sono stati avviati i primi due laboratori di narrazione e scrittura con i protagonisti dei “percorsi narrati” che saranno realizzati nell’ambito del progetto “Al Museo con…”.
Il primo, nel pomeriggio di martedì 15 ottobre, ha visto protagonisti alcuni ragazzi provenienti dall’Afghanistan mentre al secondo, che ha avuto luogo mercoledì 16 ottobre, hanno partecipato otto alunni dell’Istituto Comprensivo Statale “Daniele Manin”.
Il primo appuntamento ha visto i ragazzi afghani, accompagnati dai volontari di Focus Casa dei Diritti Sociali, produrre narrazioni con il gruppo di lavoro del progetto. Abdullatif (“Sharif”) e Ali sono stati affiancati da un team di giovani esperti di metodologie autobiografiche e narrative, insieme gli esperti del Museo nella "raccolta" di esperienze, conoscenze e memorie legate ad alcuni dei preziosi oggetti custoditi nel Museo.
Percorrendo sentieri meno noti relativi alla religione ed alla mistica musulmana, all’orizzonte delle feste e delle celebrazioni, e al concetto di bellezza nell’arte, nella cultura e nella quotidianità del mondo islamico antico e moderno, le storie, i racconti e la concreta esperienza dei ragazzi afghani accompagneranno per mano i visitatori in un insolito quanto affascinante viaggio alla scoperta della collezione di Arte Islamica del Museo e della Cultura che tali oggetti raccontano, vista con gli occhi di diretti protagonisti.
Il 16 ottobre, con il secondo laboratorio di narrazione e scrittura, i ragazzi dell'Istituto “Manin” hanno iniziato a riflettere sul concetto di musica, sulla sua importanza e sulle forme e significati che essa ha assunto nei diversi contesti geografico-culturali rappresentati dalle collezioni del Museo.
Dopo un'introduzione sulle tematiche più importanti relative alle culture ed alle religioni dell’Oriente e sull’utilizzo di alcuni strumenti musicali custoditi nel Museo o rappresentati su oggetti esposti, i ragazzi hanno cominciato a lavorare in piccoli gruppi, con il compito di produrre ricerche e materiali originali che approfondiranno il significato di determinati strumenti.
Nei successivi laboratori, i ragazzi produrranno narrazioni mediate dalle proprie conoscenze ed esperienze dirette, relativamente all’uso ed al valore della musica in tutte le sue espressioni – dal contesto religioso, a quello ludico-ricreativo – e tra passato e presente, anche traendo spunti dalla propria storia familiare, geografica e religiosa, per una riflessione ed un dialogo interculturale.
Gli esiti di queste ricerche restituiranno una visione accurata, originale e ad ampio spettro che potrà evidenziare legami nascosti tra le culture del mondo, da Oriente a Occidente.